Cinque anni di tempo per rimediare agli errori alle dichiarazioni dei redditi e godere subito dell’eventuale credito
Le novità del Decreto Fiscale D.L. 193/2016 collegato alla Legge di Bilancio 2017 (ex Legge di Stabilità / Finanziaria)
Una piccola rivoluzione nel rapporto contribuente/fisco: viene esteso alle dichiarazioni a favore del contribuente quello che prima era valido solo per il fisco. Stesso termine per rettifiche o correzioni alla dichiarazione dei redditi che comportino maggiori imposte o minori crediti sia per il contribuente che per il fisco.
Rif.: l’articolo 5 del Dl 193/2016, collegato alla finanziaria, intervenuto sia sull’articolo 2, sia sull’articolo 8 del Dpr n. 322/1998.
Cosa significa?
PRIMA
Prima della modifica, il contribuente che nel corso della compilazione dei redditi avesse commesso un errore a proprio danno aveva la possibilità di rettificare la dichiarazione entro il termine di presentazione del modello successivo. Oltre questo termine rimaneva solo la possibilità dell’istanza di rimborso con tempi lunghi e molte incognite sulla possibilità di ottenerlo.
ORA, CON I NUOVI TERMINI DI PRESENTAZIONE
Grazie a questa modifica il contribuente potrà presentare la dichiarazione correttiva a proprio favore entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla data di presentazione della dichiarazione da correggere.
L’unico limite è che, nel caso in cui tale dichiarazione integrativa sia presentata oltre il termine di scadenza per la presentazione della dichiarazione successiva a quella sbagliata, il credito potrà essere utilizzato in compensazione solo a partire dal periodo d’imposta successivo.