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Cos’è l’Assegno Unico Universale?
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni, vedi oltre) e senza limiti di età per i figli disabili.
A chi spetta
L’Assegno Unico e Universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:
- MINORENNIper ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
- MAGGIORENNIper ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale;
- DISABILIper ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’ISEE in corso di validità.
Quando presentare la domanda Assegno Unico?
È già possibile presentare domanda. Se presentata entro la fine di febbraio gli importi verranno riconosciuti a partire dalla mensilità di marzo. Se presentata successivamente, con la prima rata verranno riconosciuti gli arretrati.
La scadenza per la presentazione è il 1 luglio 2024.
Per le domande presentate successivamente gli importi verranno riconosciuti solo a decorrere dal mese successivo alla domanda.
Se la dichiarazione è già stata presentata lo scorso anno e non è variata la situazione non è necessario presentare una nuova domanda.
Quando presentare l’ISEE?
Alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE in corso di validità con valore inferiore a € 40.000, l’assegno è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia di ISEE. Consigliamo quindi di presentare l’ise entro la fine di febbraio.
Nel caso in cui l’ISEE sia presentata successivamente, ma entro il 30 giugno, le medesime maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati.
L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE. In tal caso saranno corrisposti gli importi minimi dell’Assegno previsti dalla normativa.
Quanto spetta
L’importo dell’Assegno Unico viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.
In particolare, è prevista:
- una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175,00 € per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50,00 € per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro). A decorrere dal 2023 è stato incrementato del 50% l’importo per il primo anno di vita del figlio o nel caso di nuclei con almeno 3 figli e valori ISEE fino a 40.000. Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità;
- una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.
Come viene erogato?
L’Assegno unico è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente ovvero, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, mediante accredito su conto corrente bancario o postale, ovvero scegliendo la modalità del bonifico domiciliato.
In fase di compilazione della domanda, il genitore richiedente potrà indicare le modalità di pagamento prescelte anche con riferimento all’altro genitore (es. IBAN dell’altro genitore, per quanto a propria conoscenza). Tale scelta potrà essere effettuata anche in un momento successivo a quello della domanda.
In caso di affidamento esclusivo, il richiedente potrà chiedere la corresponsione del 100% dell’importo spettante. Resta ferma la possibilità dell’altro genitore di modificare tale scelta accedendo alla domanda mediante le proprie credenziali.
Per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo, l’Assegno Unico e Universale spetta dal settimo mese di gravidanza.
Cosa sostituisce
L’Assegno unico e universale, a decorrere dal mese di marzo 2022 ha eliminato le seguenti misure di sostegno alla natalità:
- il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
- l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
- gli assegni familiari ai nuclei familiari per figli e orfani;
- l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
- le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
L’Assegno Unico non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido, né assorbe le detrazioni fiscali per il coniuge.
L’Assegno è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza l’importo dell’Assegno è erogato, con le stesse modalità di erogazione del RdC, mediante accredito sulla carta RdC di cui gli stessi sono in possesso.
Documenti necessari
- carta identità e codice fiscale richiedente
- codice fiscale coniuge/altro genitore del/dei figlio/i
- se chi richiede l’assegno è coniugato, serve la data del matrimonio
- codice fiscale figli
- dati relativi a residenza, numero cellulare e indirizzo mail
- IBAN di uno o entrambi i genitori se si desidera che l’assegno venga pagato disgiuntamente ad entrambi i genitori
- eventuale ricevuta attestazione ISEE (solo se non presentata tramite il nostro studio)
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Vedi anche Assegno per il Nucleo Familiare – ANF