Il nuovo bonus IRPEF per dipendenti
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (la n. 29 del 5 febbraio 2020) il decreto attuativo relativo al taglio del “cuneo fiscale”
Il provvedimento riprende, amplia ed integra il c.d. bonus Renzi o bonus 80 euro.
La norma da una parte estende la platea dei beneficiari che diventano i titolari di redditi di lavoro dipendente ed assimilati con reddito lordo fino a 40.000 (soglia in cui il beneficio si azzera).
Dall’altra eleva da 80 euro a 100 euro la misura del bonus già precedentemente in vigore.
Da sottolineare che nella nuova previsione il beneficio previsto spetta per intero fino alla soglia dei 28.000 euro (il bonus Renzi spettava fino alla soglia di 26.600)
Da quando?
La nuova misura scatta dal 1° luglio.
Il meccanismo è congegnato in modo diverso per i redditi fino a 28.000 e per i redditi da 28.001 a 40.000
- per i redditi fino a 28mila euro consiste nell’erogazione della somma (100 euro) in busta paga
- sopra questa soglia e fino a 40mila euro di reddito, invece, il beneficio è attribuito sotto forma di detrazione ossia di uno sconto sulle imposte che vengono trattenute sulla busta del datore di lavoro; tale somma decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro per un reddito di 35mila euro lordi, per ridursi progressivamente fino ad azzerarsi a 40mila euro.
Saranno i sostituti d’imposta a riconoscere il trattamento integrativo o l’ulteriore detrazione fiscale per redditi di lavoro dipendente e assimilati ripartendoli fra le retribuzioni erogate a decorrere dal 1° luglio e a verificare, poi, in sede di conguaglio, la spettanza o meno del “super bonus”.
Imposta superiore a zero
Si coglie l’occasione per ricordare che uno dei presupposti per poter usufruire di questo bonus è quello di avere un’imposta superiore a zero, una volta applicate le detrazioni per lavoro dipendente. Si sottolinea questa informazione in quanto spesso capita che i lavoratori che abbiano lavorato per brevi periodi nell’anno, con retribuzioni relativamente basse, si ritrovino a dover restituire il bonus attribuitogli dal datore di lavoro in corso d’anno ma, in via definitiva, non spettante.